Eleonora Fiorani afferma

Ilaria Beretta è un’artista dai molti talenti, un’infaticabile esploratrice delle zone di confine, dei modelli matematici nuovi, delle forme che nascono, muoiono e mutano, in un universo di piccole mutazioni continue nell’intento di rendere intuitivamente accessibile l’invisibile e far nostra la consapevolezza della mutazione delle forme e della stessa vita, in un’estetica del frammento e dell’alterità. E lo fa facendo interagire strutture oggettuali e opere multimediali interattive di videoarte a costituire una narrazione che si intreccia con la varietà di materiali, da quelli tradizionali a quelli innovativi e delle tecnologie nell’idea che nel dialogo e nell’unità tra scienza ed arte e antropologia siano tracciabili mappe e sensi che attraversano epoche e mondi in cui emergono archetipi formali che affondano nella notte del tempo come presenze inquietanti della contemporaneità, in cui l’Adesso è il Gia-stato e viceversa e da cui possono emergere bagliori, in cui si libera qualche forma per il nostro stesso futuro. Le forme e le installazioni che lei progetta per connessioni, eterogeneità, rotture, cartografie sono libere dalle costrizioni tipologiche della bella forma, fluide e duttili come le nuvole che possono mutare in relazione a ciò che avviene e in cui non c’è tracciato preordinato, e non ci sono punti, ma solo linee di fuga e di deterritorializzazioni e una molteplicità fatta di singolarità, intese come soglia, punti critici in cui avvengono le trasformazioni, come nella topologia matematica, per costituire una narrazione che traccia mappe di eventi che attraversano epoche e mondi come presenze inquietanti della contemporaneità. Non sono solo le ultime novità tecnologiche ad essere foriere di futuro o ciò in cui lo possiamo intravvedere. Ed esse stesse, se interrogate, rivelano una complessità inaspettata e una presenza diversa da ciò che appare in superficie.

Eleonora Fiorani

Eleonora Fiorani
Epistemologa, saggista e docente al Poltiecnico di Milano, all’Istituto Europeo di Design, alla Nuova Accademia di Belle Arti. Membro del comitato scientifico della Triennale di Milano.

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